Il Futuro del Passato

Qualche giorno fa pensavo con un pizzico di nostalgia alle serate in cui guardavo film con i miei genitori. Sin da quando avevo 8 anni mi mettevo sul divano con mia madre a guardare X-files, Alien e Stargate. Mio padre invece era più per film come il Quinto Elemento, Blade Runner e Atto di Forza.

Ovviamente sono cresciuta con una forte fobia per gli alieni, e ancora oggi certi documentari mi impediscono di dormire tranquillamente (anche se credo sia un problema dovuto a quelle musichette di sottofondo del c****). Ma questo non mi ha fermata dal sognare il futuro, un futuro che sembrava più vicino di quanto sia in realtà.
Questi sono anni in cui tutto ciò che amo sta cavalcando l’onda della moda e mentre apprezzo la vasta quantità di materiale che viene prodotto non riesco a fare a meno di pensare di quanto tutto sia vuoto. Forse sto solo invecchiando o forse è davvero cambiato il fine ultimo di certe arti.

Sono convinta che dagli anni ’60 agli anni ’90 la gente sognasse davvero il futuro, lo aspettava con ansia, pensando a quali traguardi meravigliosi avrebbe raggiunto l’essere umano e sognando invenzioni che ci avrebbero dato le chiavi dell’universo.

Ovviamente vi sono ancora film simili ai giorni nostri, qualche perla prima o poi si trova sempre ma, tendenzialmente, sembra che la nostra cultura abbia smesso di sognare. Probabilmente perchè in preda a un internet dove tutto si concentra sul tempo presente, al postare una foto nell’orario propizio o all’avere il gadget “tecnologico” del momento. Tutto per una manciata di followers, pronti ad alimentare il nostro ego.

Non si vuole di più. Non si sogna di più.

Abbiamo frainteso di che materia sono fatti i sogni. E cosi andiamo al cinema a vedere film visualmente spettacolari che però mancano di…spirito. Di genio. Di innovazione.

Ricordo ancora quando in sala, alla fine di certe pellicole, mi alzavo con le gambe quasi addormentate, capace a malapena di seguire la folla verso l’uscita perchè con la mente ero ancora in preda al turbinio di idee appena vissute, piantate nella mia testa come semi.

Ogni tanto mi aspetto ancora di provare la stessa sensazione e invece sono qui, cercando disperatamente un futuro che non sembra essere stato nemmeno concepito.

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